Il sacco vitellino comincia a svilupparsi già ad inizio gravidanza, sebbene sarà visibile solo attraverso l’ecografia a partire dalla quinta settimana. Il suo compito è quello di nutrire, proteggere ed ossigenare l’embrione. Quest’importante organo, nelle sue funzioni, verrà sostituito dalla placenta, che si forma proprio intorno alla quinta settimana ed avrà il compito di proteggere, nutrire e portare ossigeno al feto.
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Il sacco vitellino è, in ogni caso, il primo vero segno di una gravidanza in corso. Inizialmente, esso è molto simile ad un anello sottilissimo, racchiuso all’interno della camera gestazionale. Sebbene le sue dimensioni non superano quasi mai i 7 mm, in una gravidanza sana e senza particolari problemi esso cresce di 1 mm a settimana per arrivare fino ai 7 nella quinta settimana, quando è la placenta a prendere il controllo e a svolgere le stesse funzioni svolte finora dal sacco vitellino.
Verso la fine del primo trimestre, il sacco vitellino, molto simile ad una vescica nella forma, comincia ad assomigliare ad una pera, la cui estremità aperta serve a metterlo in comunicazione con il tubo digestivo, detto tubo vitellino, attraverso un canale lungo e stretto. Il tubo vitellino contiene fluido vitellino, grazie al quale l’embrione si nutre per le prime cinque settimane di sviluppo.
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Durante l’ecografia, la visualizzazione della struttura del sacco vitellino, serve ad indicare che la gravidanza procede regolarmente. Infatti, se la sua struttura presenta bordi irregolari, se nel sacco gestazionale c’è il sacco vitellino ma non l’embrione, se supera i 7 mm di diametro, se alla quinta settimana è inferiore ai 3 o se è vuoto, è probabile che ci sia qualcosa che non va ed il vostro ginecologo vi consiglierà di effettuare ulteriori esami di approfondimento.
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Infine, se durante l’ecografia viene segnalata la presenza di due sacchi vitellini, o anche più, allora la vostra gravidanza è gemellare.