Grazie alle nuove scoperte, sia in campo tecnologico che medico-scientifico, oggi è possibile stabilire il sesso del nascituro prima che questi venga al mondo. Eppure ciò nonostante, si susseguono, ormai da secoli, miti e leggende legati a questo desiderio di conoscere prima del tempo che difficilmente tramonteranno.
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Quando si è in dolce attesa, e chi ha vissuto l’emozione potrà sicuramente confermarlo, molto spesso ai neo genitori viene chiesto: “Ma è maschio o femmina?” e, pur ammettendolo con difficoltà, anche noi genitori farebbe piacere sapere se siamo in attesa dell’uno o dell’altro prima di metterlo al mondo. Da un punto di vista medico, è praticamente impossibile saperlo già dal momento in cui scopriamo di essere in attesa o addirittura dal momento del concepimento. Così, giusto per divertirsi e passare un po’ il tempo con spensieratezza, ci lasciamo abbindolare da quei miti e quelle leggende, di cui parlavamo nel paragrafo precedente, a cui anche altri si sono affidati, così per gioco, prima di noi.
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Un metodo molto antico grazie al quale conoscere prima del tempo il sesso del nascituro è legato al famoso “Calendario Cinese delle Nascite”, una pergamena, in realtà, scoperta circa 700 anni fa, in una tomba della famiglia reale cinese. La pergamena, secondo alcune indiscrezioni, oggi sarebbe conservata presso l’Istituto delle Scienze di Pechino e, secondo alcuni, è in grado di predire il sesso del nascituro, incrociando il mese del concepimento e l’età della gestante.
Ovviamente, è solo una leggenda, un mito che difficilmente verrà abbattuto, perché di tanto in tanto, giocare ad indovinare, farlo così giusto per divertimento, va bene ed è bello farlo, ma nessuna teoria scientifica ha mai confutato la validità effettiva del “Calendario Cinese delle Nascite”.
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Se siete in dolce attesa, provare a giocare non costa nulla, ma tenete sempre a mente, che quando si è in attesa, o si attende un maschietto o una femminuccia, per cui ci sono il 50% delle possibilità che sia o l’uno o l’altro.